lunedì 14 settembre 2009

Fiorentina Cagliari 1-0 ( 13 / 09 / 2009 )

Il Cagliari si presenta a Firenze dopo la prova incolore contro il Siena; in uno stadio che non è gli mai stato particolarmente amico (non si vince al Franchi da 37 anni) Allegri fa esordire Marzoratti sulla fascia destra, complice l’infortunio che terrà Pisano lontano dai campi di gioco per almeno un mese e ripropone Larrivey al centro dell’attacco nonostante l’argentino sia oggetto di continue critiche da parte di stampa e tifosi, ma non dal sottoscritto.
Sin dai primi minuti dell’incontro le due squadre si affrontano a viso aperto con i viola leggermente più pericolosi con Gilardino sempre molto abile nel farsi largo tra le maglie della difesa del Cagliari e col solito Vargas incisivo sulla fascia sinistra; il gesto tecnico più rilevante in questa prima parte della gara è un intervento in scivolata di Marzoratti proprio in occasione temibile discesa del laterale peruviano.
Il Cagliari comunque non è completamente rinunciatario: la manovra del centrocampo appare sempre abbastanza fluida e soprattutto quando la palla finisce nei piedi di Cossu o Jeda si ha la sensazione che si possa creare qualcosa di rilevante: sensazione che comunque non si trasforma in nulla di concreto tant’è che nello scorrere dei minuti le manovre con palla a terra si trasformano in lanci lunghi che sarebbero improponibili per il migliore degli attaccanti.
Troppo poco ma soprattutto questo non fa altro che concedere un maggiore possesso di palla ai padroni di casa; possesso palla che in certi momenti assume i toni del forcing viola che sul finale del primo tempo sfiorano il gol e reclamano un rigore che a mio avviso sarebbe stato troppo generoso.
Nella ripresa il tema è lo stesso della seconda parte del primo tempo; ed infatti, inesorabile, arriva il goal dei Viola: incursione di Vargas, controllato ma non ostacolato da Marzoratti, che crossa un pallone teso per la testa di Gilardino che sigla un bel goal con non poche responsabilità da parte di Astori (attento e pratico fino a quel momento) che lo guarda senza neppure provare a disturbarlo.
A questo punto il Cagliari prende il pallino del gioco esponendosi al contropiede dei padroni di casa; da segnalare un ottima incursione da parte di Jovetic che però conclude sopra la traversa.
Qualche buona manovra del Cagliari mette ansia alla Fiorentina, ma solo in un occasione, una rapida triangolazione sulla destra, mette Jeda nella condizione di insidiare la porta di Frey.
Le sostituzioni non portano nulla di nuovo in casa dei rossoblu; con Dessena entrano Matri e Nenè ma l’assistenza nei loro confronti è la stessa avuta da Larrivey ed è poco, troppo poco per sperare di portare via almeno un punto da Firenze.

Ancora lavori in corso in casa rossoblu; non ci sono più Fini e Acquafresca d’accordo ma il Cagliari continua ad avere un buon organico a cui però non deve mai mancare la concentrazione che deve essere massima soprattutto in fase difensiva; anche in casa col Siena tutta la linea difensiva era apparsa sicura e attenta salvo poi addormentarsi in occasione dei tre gol vanificando quanto di buono era stato fatto in precedenza;
lo stesso si può dire oggi…fino al gol erano stati tutti bravi, Lopez, Astori ed anche gli esterni ma quando sei “leggero” e permetti a Vargas di crossare con tranquillità hai quasi le stesse responsabilità di Astori che non ha ostacolato Gilardino.
Quindi se, vista la partenza di Fini e Acquafresca, un po’ di ruggine e di meccanismi da oliare meglio nella fase d’attacco è lecito aspettarseli, preoccupano piuttosto queste amnesie nella fase difensiva, che, se non ci fossero state, ci avrebbero almeno permesso di portare uno o due punti a casa tra Siena e Fiorentina.
Ma questa è tutta teoria e sappiamo benissimo che con i “se” e con “ma” non si fanno punti e neppure goal e non possiamo trascurare che in queste prime 3 partite il Cagliari ha fatto una sola rete e, tra l’altro, su calcio di rigore.
Tutto sommato ho trovato positivo l’esordio di Marzoratti, anche se, assieme ad Astori, deve condividere le responsabilità in occasione del goal dei gigliati; Jeda, sebbene rimanga un giocatore efficace, non ha la solita brillantezza, ma penso che sia questione di forma visto che anche l’anno scorso sono dovute passare un paio di giornate prima di rivederlo al massimo della condizione.
Se devo cercare un migliore nel Cagliari lo posso indicare in Conti sempre ordinato, preciso ed onnipresente; se la sua solita prestazione fosse seguita anche da quella della squadra sono sicuro che ne gioverebbe pure lui, ma da solo non può predicare nel deserto; non insufficienti anche le prove di Cossu e Agostini.
Ad Allegri, tecnico che stimo, rimprovererei solo il fatto di aver buttato nella mischia Nenè a soli 8 minuti dalla fine; al suo ingresso contro il Siena aveva quantomeno dimostrato una combattività ed una grinta da fargli meritare qualcosa in più che soli otto minuti.
Adesso ci aspetta l’Inter e almeno gli stimoli non mancheranno…

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